In questi ultimi mesi si è letto tutto e il contrario di tutto sul mondo delle e-cig: aiutano a smettere di fumare? fanno bene o fanno male?
Cerchiamo di fare il punto della situazione.
Risale ormai al 2013 la presa di posizione di Umberto Veronesi a favore della sigaretta elettronica. In numerosi interventi il luminare della medicina italiana ha affermato che il vantaggio di fumare elettronico è rappresentato dall’assenza di combustione. Ciò significa eliminare alla base la presenza della sostanza cancerogena tipica delle “bionde”: il tabacco.
“La forte cancerogenità del fumo è infatti dovuta esclusivamente al tabacco che quando raggiunge i 900 gradi – vale a dire la temperatura alla quale avvengono le reazioni di demolizione delle molecole originali e le trasformazioni che generano nuovi composti – libera ben 13 idrocarburi cancerogeni. Nella sigaretta «elettronica» il tabacco viene sostituito con glicole propilenico, glicerina vegetale, aromi vari: nessuna di queste sostanze provoca il cancro (né altri danni alla salute).” (Umberto Veronesi)
Inoltre, come abbiamo raccontato pochi giorni fa, un recente studio inglese ha sottolineato come smettere di fumare sia più semplice con l’ausilio della sigaretta elettronica.
Ecco perchè, In mezzo al marasma di informazioni della rete, è utile fermarsi e fare il punto della situazione.