Azionando un tasto di accensione si attiva il vaporizzatore (atomizzatore) che agisce sulla soluzione liquida contenuta in una cartuccia presente nel filtro vaporizzandola, creando così il vapore che verrà inalato.
Ma come funziona la sigaretta elettronica?
La sigaretta elettronica è un dispositivo elettronico che simula le sigarette tradizionali.
La sigaretta elettronica è formata da tre pezzi:
1. La batteria ricaricabile.
2. Atomizzatore, il corpo riscaldante che permette la vaporizzazione.
3. La cartuccia che contiene il liquido a base di glicole propilenico, glicerina e aromi naturali.
Il vapore inalato consente di provare un sapore e una sensazione del tutto simile a quella provata inalando fumo. Non essendovi combustione, però, non v’è alcun rischio cancerogeno legato a tale processo.
Si discute su come funziona la sigaretta elettronica per dare meno dipendenza delle sigarette tradizionali. Tuttavia, si sa ancora poco degli effetti a lungo termine delle sigarette elettroniche. Questo e’ quanto emerso dal uno studio del Penn State College of Medicine di Washington, pubblicato sulla rivista Nicotine & Tobacco Research.
Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno chiesto a oltre 3.500 utilizzatori di sigaretta elettronica, che in passato erano fumatori di sigarette, di rispondere a una serie di domande circa la loro dipendenza.
Ebbene dai risultati e’ emerso che “svapare” e’ meno coinvolgente del fumo di sigaretta.
“Per prendere decisioni sulla sigaretta elettronica studi come questi sono importanti e necessari perchè consentono di comprendere i limiti e le opportunità offerte da questo strumento – afferma Walter Ricciardi Commissario straordinario dell’Istituto Superiore di Sanità – Questo studio mostra in particolare l’importanza di usare la sigaretta elettronica come strumento di disassuefazione in ambito sanitario. La sua efficacia, infatti, è legata al suo corretto uso che permette,nei forti fumatori, di assimilare la giusta quantità di nicotina per evitare nel paziente tossicità da eccesso o crisi di astinenza”.
“Dopo quattro mesi dall’inizio dello studio, un 50% dei partecipanti allo studio usava esclusivamente la sola sigaretta elettronica, un 24% si dichiarava fumatore misto ed un 26% tornava ad essere fumatore di sole sigarette di tabacco”, spiega Roberta Pacifici Direttore dell’Osservatorio Fumo Alcol e Droga dell’ISS.
Trovi maggiori informazioni su questo argomento qui.