In molti paesi è stata assimilata alla sigaretta tradizionale, con divieto ai minorenni e nei locali pubblici come ristoranti e bar. In Italia molti pareri discordi e molte assoluzioni, con altrettanti dubbi da parte del Consiglio superiore di Sanità che raccomanda precauzioni per giovani e donne in gravidanza.
C’è chi la usa per smettere di fumare, e parecchi ci sono riusciti. C’è chi l’ha abbandonata, chi la usa per aggirare i vari divieti.
Proprio tra i minorenni la e-cig è diventata di moda, come ben sanno i genitori di figli adolescenti, che tollerano la cosa accettando la logica del “meglio questa che quella vera”. Tra liquidi aromatizzati al cioccolato, alla vaniglia, al cappuccino e all’ old tobacco i ragazzi si abituano al gesto e alla sensazione di fumare.
Il punto però è che la e-cig così innocua rischia di non esserlo; uno studio americano ha pubblicato qualche giorno fa on line e a novembre sull’edizione cartacea della prestigiosa rivista scientifica Jama, dimostra infatti che la sigaretta elettronica, proprio tra gli adolescenti e i giovani adulti, è un incitamento verso la sigaretta tradizionale.
Nello studio Primack e il collega James D. Sargent, professore di Pediatria al Dartmouth’s Geisel School of Medicine e autore senior dello studio, hanno ipotizzato alcuni fattori che hanno funzionato proprio da spinta verso il tabacco da parte dei giovani fumatori di e-cig. Il primo è che la sigaretta elettronica rilascia nicotina più lentamente e quindi consente ad un nuovo adepto di assuefarsi pian piano agli effetti collaterali della nicotina. Inoltre la e-cig copia e mima l’atto e la sensazione di fumare una sigaretta, abituando alla gestualità. Infine non è soggetta alle stesse regolamentazioni delle sigarette tradizionali, assolvendo in qualche modo e rendendo normale un gesto che decenni di sforzi da parte dei ministeri della Salute di tutto il mondo avevano invece messo sotto accusa.
Conclude Sargent:
”Dati molto recenti dimostrano che più giovani che mai stanno utilizzando le sigarette elettroniche e che per questo è importante continuare la sorveglianza tra i più giovani sia nei confronti delle e-cig che dei prodotti con tabacco, in modo anche che la e-cig non diventi passaggio verso la sigaretta tradizionale”.